Una call to action efficace ti offre un grande potere ma devi saperlo usare nella maniera giusta. Il significato tradotto dall’inglese è “chiamata all’azione”. Immagina, quindi, quante cose puoi ottenere, ma andiamo per gradi.
La call to action - CTA - è un messaggio testuale inserito in una forma grafica, in genere un bottone o un pulsante. Il messaggio, chiaro e diretto, suggerisce agli utenti che azione compiere.
Se vuoi che i visitatori del tuo sito ti lascino i loro contatti, chiedano un preventivo o prenotino un appuntamento con i tuoi commerciali: devi dirglielo con la call to action. Per raggiungere i tuoi obiettivi aziendali, infatti, la chiarezza con cui ti rivolgi ai tuoi utenti è fondamentale.
Ora leggi l’articolo, scopri cos’è una call to action, come crearla e quali sono gli obiettivi che puoi raggiungere con questo fondamentale elemento di una strategia di inbound marketing.
E’ un’istruzione che deve provocare una risposta immediata. Per definizione, la call to action è l’invito con cui spingi i tuoi utenti a compiere l’azione da te stabilita. Puoi aggiungere la call to action a una pagina del sito, all’articolo di un blog, a una mail, alle tue landing page, anche agli annunci sui social network. Ogni call to action fa riferimento a un’azione specifica, che cambia in base agli obiettivi della tua campagna di marketing.
A seconda di ciò di cui hai bisogno, la call to action è la tua alleata ideale. Puoi utilizzare la call to action per:
Come vedi le possibilità offerte da una call to action sono tante e dipendono da quello che vuoi ottenere. Però la CTA funziona solo quando rispetta determinate caratteristiche.
Una call to action efficace equivale a un cartello luminoso in cui è scritto qual è la prossima azione da compiere. Un’azione che, inserita in quel preciso punto della pagina, deve risuonare inevitabile.
Per questo la CTA va curata nel dettaglio altrimenti si compromette la conversione, qualsiasi essa sia.
Le caratteristiche di una CTA che funziona sono le seguenti:
Dopo queste indicazioni, è arrivato il momento di fare qualche esempio.
Sono CTA messaggi come: Compra adesso, Prova ora, Iscriviti, Prenota subito, Registrati gratuitamente, Scarica è gratis, Guarda il Video, Inizia - i primi 30 giorni sono gratuiti, Viaggia con noi, etc.
Tutti questi messaggi sono inequivocabili, immediati e semplici da seguire. Inoltre, alcuni fanno leva su un efficace senso di urgenza che sostiene proprio la spinta all’azione.
Eppure, una CTA che rispetti tutte le caratteristiche indicate rischia di non convertire se è posizionata nel posto sbagliato. Scopri allora dove dovresti inserire la tua chiamata all’azione.
In genere, la call to action va inserita all’inizio o al centro di una pagina se indica una azione facile da compiere, come iscriversi alla newsletter o fare un acquisto online. Nel mondo delle aziende, dove il processo decisionale B2B è lungo e complesso, la CTA è più efficace verso la fine della comunicazione.
Ad esempio, puoi mettere sotto alla descrizione di un prodotto la call to action che invita a guardare il relativo video di presentazione o una richiesta di prova gratuita. Oppure puoi invitare a scaricare un caso studio nella landing page in cui presenti un determinato servizio. Questi sono esempi di incentivi che aiutano ad alimentare la relazione e accompagnare il potenziale cliente verso la decisione finale.
La struttura della call to action si compone di due parti: il copy e il visual.
Il copy, ovvero il testo, deve essere semplice ma non vuol dire banale. Anzi, dovrebbe essere bandita ormai la più prevedibile delle CTA, del tipo: clicca qui. La sua forza comunicativa è debole, perché l’utente dovrebbe farlo? Meglio trovare parole più convincenti e che indichino il vantaggio che l’utente ottiene attraverso quell’azione.
Creare un copy persuasivo, infatti, è molto più efficace perché riesce a rispondere ai dubbi degli utenti e li spinge a superare le loro reticenze.
Espressioni come gratis, subito, con noi, divertiti, crea, scegli, rendono l’utente protagonista di qualcosa di specifico, vantaggioso, in cui ottiene un guadagno e magari è anche qualcosa di condivisibile.
La parte visuale, di solito, è rappresentata da un bottone o un pulsante ma il visual può anche comprendere un’intera immagine. L’importante è che sia a contrasto sulla pagina, ben individuabile, con una grafica accattivante in grado di richiamare l’attenzione.