Skip to content

Call to action b2b: tutti gli errori da evitare

Il mondo del business B2B richiede strategie di marketing funzionali ad attirare l'attenzione dei potenziali clienti e convertire un interesse in vendita concreta. Uno strumento fondamentale per ottenere questo risultato è la call to action (CTA). Tuttavia, è importante evitare determinati errori che potrebbero compromettere l'efficacia delle CTA. 

In questo articolo, esploreremo quali sono gli errori più comuni nella creazione di una call to action b2b.

Errori da evitare in una Call to action b2b

Una call to action efficace deve sicuramente adattarsi al tono di voce del brand ma, in generale, deve anche rispettare specifiche caratteristiche. Inserire una call to action progettata male, all’interno di una landing page, di una mail, in una piattaforma e-commerce o nella pagina di un sito, può compromettere la conversione, bloccare il passaggio da una fase del processo decisionale all’altra e impedire il successo delle strategie di Inbound Marketing.

Ovviamente si rivela frustrante impiegare risorse per conquistare clienti e poi invece ricevere poche richieste di preventivo, pochi appuntamenti commerciali, scarse chiusure di contratti se non addirittura nulle. Questo può dipendere anche dagli errori nelle CTA, che non spingono il lead o prospect a compiere l’azione desiderata.

Di seguito scopriamo gli errori più comuni in una Call to action b2b.

1. Mancanza della CTA nell’homepage

Sembra poco probabile e invece, secondo Fortune, almeno il 50% delle piccole e medie imprese non ha una call to action nell’homepage del sito aziendale. Soprattutto nel business to business, è importante consentire di entrare subito in contatto con l’impresa. I tempi decisionali sono lunghi, per cui è utile dimostrare immediata disponibilità ad approfondire i prodotti o servizi che si stanno offrendo. 

Un sito aziendale non è soltanto una vetrina ma è un punto di contatto fondamentale che può dare avvio a una interazione tra imprese.

2. CTA generiche e non coinvolgenti

Una delle principali cause di insuccesso delle CTA è la mancanza di chiarezza. È fondamentale che la CTA sia comprensibile e che indichi chiaramente all'utente quale azione si richiede di compiere. Una call to action invece generica o fraintendibile non offre nessun aiuto. Evita, quindi, l'uso di linguaggio vago o ambiguo. 

Assicurati che sia immediatamente evidente cosa succederà quando l'utente cliccherà sulla CTA. Aggiungi anche un senso di urgenza per spingere all'azione immediata, tipo “Inizia ora il mese di prova”, oppure “Ultimi prodotti in promozione”, ecc.

3. Mancanza di pertinenza della CTA b2b

Un altro errore comune è la mancanza di pertinenza tra il messaggio della CTA e il contenuto della pagina di destinazione (landing page). Se la CTA promette un'offerta o un contenuto specifico, è essenziale che la pagina di destinazione fornisca effettivamente ciò che viene promesso. Altrimenti, gli utenti si sentiranno ingannati e abbandoneranno il tuo sito.

4. La CTA non sottolinea i benefici

Le CTA devono offrire un valore tangibile agli utenti. È importante comunicare chiaramente quali benefici o vantaggi otterranno se seguiranno l'azione indicata dalla CTA. 

Ad esempio, se stai offrendo un ebook gratuito, un report con le ricerche di settore, sottolinea quali informazioni preziose potranno acquisire i tuoi utenti. Con la CTA, utilizza un verbo che possa suscitare interesse e spinta a compiere l’azione. Non un generico “Clicca qui” ma, per esempio, “Mi iscrivo ora” oppure “Invio richiesta Demo”, ecc.

5. CTA b2b non personalizzata rispetto al target

Un’azione ampiamente sconsigliata è quella di costruire un identico messaggio per tutti. Una call b2b inviata con un'email si rivolge a decisori specifici di altre aziende e non bisogna mai  dimenticare che si tratta di persone con in mente un bisogno da soddisfare, un’esigenza da risolvere, un’aspirazione da raggiungere. 

La CTA quindi presuppone che tu conosca le tue buyer persona, per far leva esattamente sulla soluzione che stanno cercando e che possono ottenere proprio cliccando sulla call to action.

6. CTA b2b posizionate in posti sbagliati e con design non accattivante

Il posizionamento della CTA può fare la differenza tra una conversione avvenuta e, invece, un visitatore che abbandona il sito. Collocare la CTA in una posizione poco visibile o confusa può ridurre significativamente il tasso di click-through e conversione.

Anche il design della CTA svolge un ruolo fondamentale nel convincere gli utenti ad agire. Utilizza quindi sempre colori contrastanti per attirare l'attenzione e aggiungi un testo ben leggibile. Inoltre, assicurati che le CTA siano facilmente cliccabili sui dispositivi mobili, considerando l'aumento dell'utilizzo dei dispositivi mobili anche nel contesto B2B.

7. Mancanza di test e ottimizzazione della call to action b2b

Un errore comune è quello di non testare e ottimizzare le CTA. È importante invece raccogliere dati sulle performance delle tue CTA, per apportare miglioramenti costanti.

Testa quindi diverse varianti di copy, colori, posizionamento e formati per determinare quali generano il maggior tasso di conversione. Monitora le metriche chiave e, infine, apporta le modifiche necessarie per migliorare i risultati.

Evita gli errori nelle call to action b2b e aumenta le conversioni

Le call to action sono un elemento cruciale nelle strategie di marketing B2B. Evitare gli errori comuni può migliorare significativamente le performance delle tue CTA b2b e aumentare il tasso di conversione. Ricorda sempre però di utilizzare chiarezza, pertinenza, offrire valore agli utenti, fornire un design accattivante, testare e ottimizzare continuamente, oltre a creare un senso di urgenza. Sfrutta appieno il potenziale delle tue CTA per ottenere risultati concreti per la tua azienda.

 

Vuoi realizzare Call to Action che convertono?

Contattaci